parola/ascolto poetico
1) potenza acustica della parola
2) partire dal silenzio e tornare ad esso
3) il verso come struttura ritmica e poetica
corpo/movimento
1) esercitare il corpo all’abbraccio e all’ascolto
2) perfezionare la fluidità delle sequenze ritmiche di movimento
3) percepire il suono nello spazio in cui si agisce
4) sentire l’assenza
5) ascoltare ciò che vive tra le cose e le persone
testi del lavoro
poesie d’amore
GIURAMENTI
Da me la sola passione
puoi imparare.
Dal mondo impara
tutto l’arco del sole
e lo splendore
la grandezza dei gesti
in che consiste crescere,
finire.
Impara dalle madri
il silenzio provvido, gentile,
dalle tombe la morte,
e dal morire ogni giorno
l’esame impara a svolgere.
Medita quando l’ombra
ti cade d’ogni sera sulla fronte:
è passato, mio amore,
un altro giorno
Giovanni Testori Opere Bompiani
L’amore è il nome della fine infinita quando segue la logica del buon infinito. In esso il compimento non consiste nella produzione, ma, in un certo senso, nella riproduzione, nella ripetizione, o meglio nella ripetizione insistente di un incommensurabile: l’amore, appunto, come assegnazione (attribuzione, attestazione, dichiarazione, creazione: sarebbe necessario analizzare tutte queste modalità) di un valore assoluto - addirittura, in un certo senso, quasi senza “valore”, o meglio valutabile come “non valutabile”.
Jean-Luc Nancy L’amore, dopodomani da Prendere la parola, Moretti & Vitali
“Il bello è lo splendore del vero”: questa formula, sempre attribuita a Platone, così alla lettera non compare da nessuna parte nella sua opera (neppure in Plotino, al quale pure talvolta la si attribuisce), ma dice una cosa giusta. Il bello è l’esplosione di cui brilla il vero eccedendo così la sua verità.
Jean-Luc Nancy L’amore, dopodomani da Prendere la parola, Moretti & Vitali
Qualunque lingua si usi in poesia, è una lingua che cela un segreto, in quanto entra in rapporto con un ritmo intraducibile. Ma nella poesia si realizza anche una ricomposizione tra un suono che cela un mistero e la comunicazione linguistica.
Brunella Antomarini La preistoria acustica della poesia Aragno
INFORMAZIONI
candidature
Gli interessati dovranno inviare via email (con oggetto: candidatura + laboratorio prescelto)
due foto, una in primo piano e una a figura intera in formato jpg o tif dal peso complessivo massimo di 800 KB
un CV sintetico (in formato word) in cui siano indicate le esperienze artistiche e teatrali
una breve lettera motivazionale indirizzata a Cesare Ronconi
primo e secondo laboratorio: la mail dovrà pervenire all’indirizzo info@centroteatraleumbro.it entro e non oltre il 7 giugno 2015, specificando a quale dei due laboratori si intende iscriversi.
In base ai CV ricevuti Cesare Ronconi selezionerà i 16 partecipanti per ogni sessione. L’esito della selezione, con le modalità per formalizzarla, saranno comunicati ai candidati entro il 15 giugno 2015.
Info: tel. 075 9258072 cell. 338 9788533 / www.centroteatraleumbro.it
terzo e quarto laboratorio: la mail dovrà pervenire all’indirizzo info@liveartscultures.org entro e non oltre il 14 giugno 2015, specificando a quale dei due laboratori si intende iscriversi. In base ai CV ricevuti Cesare Ronconi selezionerà i 15 partecipanti per ogni sessione. L’esito della selezione, con le modalità per formalizzarla, saranno comunicati ai candidati entro il 22 giugno 2015.
Info: tel. 347 7447845 (Marianna Andrigo); www.liveartscultures.org
Cesare Ronconi / Teatro Valdoca
Nasce nel 1983 a Cesena dal sodalizio fra il regista Cesare Ronconi e la drammaturga e poeta Mariangela Gualtieri e da allora persegue con rigore e raffinatezza una ricerca a ridosso della parola poetica e del lavoro d’attore, creando grandi produzioni corali, o concentrandosi sul lavoro di pochi interpreti, in una scrittura scenica che fonde danza, arti visive e musica dal vivo. La scrittura registica di Cesare Ronconi ha due elementi fondanti: l’attore, inteso come corpo glorioso e fonte prima di ispirazione, e il verso poetico affidato a Mariangela Gualtieri. Il ruolo centrale dell’attore porta in primo piano il magistero pedagogico di Ronconi, che per ogni spettacolo forma gli interpreti, portando così a maturità professionale molti giovani esordienti.