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TEATRO VALDOCA
MARIANGELA GUALTIERI
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PRODUZIONI

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IL SEME DELLA TEMPESTA 
Trilogia dei Giuramenti 


progetto speciale per L’Arena del Sole


©Maurizio Bertoni


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scene, luci e regia Cesare Ronconi
testi
Mariangela Gualtieri

con: Mariangela Gualtieri per Discorso ai vivi e ai morti
e con: Arianna Aragno, Elena Bastogi, Silvia Curreli, Elena Griggio, Rossella Guidotti, Lucia Palladino, Alessandro Percuoco, Ondina Quadri,  Piero Ramella, Marcus Richter, Gianfranco Scisci, Stefania Ventura

e i 23 allievi dei laboratori Valdoca in collaborazione con il Centro La Soffitta - Dipartimento delle Arti, Università di Bologna: Emiliano Albor Boscato, Davide Arena, Carmine Bianco, Margherita Kay Budillon, Andrea De Robbio, Chiara Di Bernardo, Giuditta Di Meo, Sara Fathi, Chiara Ferronato, Lucia Gargiulo, Yasmin Karan, Sofia Longhini, Marco Maenza, Francesco Magnani, Elisa Mesiani, Giorgia Minoli, Tullia Primultini, Sara Righi, Andrea Rabbito, Francesca Miranda Rossi, Agata Alma Sala, Leonardo Sbabo, Anna Zuppiroli

drammaturgia del corpo: Lucia Palladino
guida al canto: Elena Griggio
suono della prima parte ideato ed eseguito da: Enrico Malatesta, in collaborazione con Attila Faravelli
costumi: Cristiana Suriani/Cristiana Curreli ReeDo Lab, oggetti di scena: Patrizia Izzo, proiezioni: Cesare Ronconi, macchinerie: Maurizio Bertoni, sculture in ferro: Francesco Bocchini, collaborazione alle luci: Stefano Cortesi, service audio: Andrea Zanella, Michele Bertoni
cura e ufficio stampa: Lorella Barlaam
amministrazione: Cronopios SAS

produzione: Teatro Valdoca
in collaborazione con
Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il contributo di:
Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
per
Giuramenti anche con la collaborazione di L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano


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Prima parte: Non ancora, eppure già
Seconda parte: Discorso ai vivi e ai morti
Terza parte: Giuramenti

Ora che la parola vana dà così abbondante spettacolo, bisogna tentare in teatro una parola sacramentale. Abitare lì dove la parola viene rimessa nella vita, nel tentativo di dotarla di nuovo delle proprie potenze. Per questo occorrono i corpi, con la loro energia danzata, il canto, e tutta la forza della scrittura registica che in qualche modo doma, zittisce e potenzia quella parola.

La trilogia de Il Seme della Tempesta parte con un concerto, Non ancora, eppure già, atto di adorazione e di ammutolimento che predispone il pubblico all’ascolto. Due musicisti, Enrico Malatesta alle percussioni e Attila Faravelli al suono, sono immersi in una sequenza di immagini riprese al presente, con una particolare tecnica messa a punto da Cesare Ronconi, a ripercorrere l’abisso che sta prima del linguaggio.

La seconda parte, Discorso ai vivi e ai morti, vede al centro una figura arcaica ed esausta, interpretata da Mariangela Gualtieri, attorniata dal vociferare del coro. Pone parole quasi testamentarie, un lascito in versi di chi sta per disimparare tutto, di chi sta per dimenticare tutto, sul punto di entrare nel grande mistero. Da questa accettazione tremenda e pacificata, da questo sguardo al culmine, fra un passato che si sta compiendo e un futuro ignoto, nasce poi l’esuberanza dell’ultima parte della trilogia.

La terza parte, Giuramenti, agita da 12 giovani interpreti d’eccellenza, ha la solennità, la follia, la determinazione appunto di un giuramento, e si appoggia alle forze che il giuramento convoca. In realtà nessun giuramento viene pronunciato. È l’intero spettacolo a giurare: al teatro in primo luogo, una dichiarazione d’amore che ha l’apertura di un abbraccio e l’impeto di una bestemmia, e poi alla vita, semplicemente, a ciò che più ci tiene vicini e vivi.
I Giuramenti sono qui pronunciati coi corpi, col canto, con la danza e la parola di chi rappresenta il meglio di noi: i ragazzi, le ragazze, col loro forte attuale disagio. 

Il Seme della Tempesta è rivolto a chi vuole ora tenersi ben desto. Chiama attori e spettatori a farsi insieme comunità teatrale, in un patto duraturo con la propria pienezza, “fedeli a se stessi e al mistero”, in questo tempo che spegne e separa. 

La trilogia è diretta da Cesare Ronconi, scritta da Mariangela Gualtieri – che ne interpreta anche la seconda parte - ed è agita da 12 giovani attori/danzatori, cresciuti in un lungo tempo appartato, di vita comune, studio, training e prove.

Agli interpreti si aggiungono 23 giovani allievi, selezionati e formati in quattro laboratori presso il DAMSLab,  in collaborazione con il Centro La Soffitta – Università di Bologna, con la cura del prof. Marco De Marinis e con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
http://www.dar.unibo.it/it/avvisi/iscrizione-laboratorio-teatro-valdoca-il-seme-della-tempesta

Arena del Sole - Palco e platea Sala Leo De Berardinis - durata 120 minuti circa.
dal 16/05/2019 al 17/05/2019 h 21:00
18/05/2019 h 19:30



Con il contributo di: